PEDAGOGIA - L'UTOPIA PEDAGOGICA ILLUMINISTA E IMMANUEL KANT

 L'UTOPIA PEDAGOGICA ILLUMINISTA E KANT 


IL DIBATTITO SULL'ISTRUZIONE POPOLARE NELL'EUROPA DEL XVIII SECOLO
CONSENSI, PREGIUDIZI E TIMORI 
Con lo sviluppo dell'illuminismo, nacque un nuovo modo di concepire l'uomo e la sua educabilità. Le ricadute si manifestarono a livello socio-politico, e pedagogico-culturale. Venne promossa l'istruzione popolare. L'illuminismo rappresentava dunque l'utilizzo della ragione e dell'intelletto. 

L'OPINIONE DI FILOSOFI ED ECONOMISTI 
Denis Diderot sosteneva che "un contadino che sa leggere e scrivere può essere oppresso più difficilmente di un altro". Un pensiero simile era sostenuto da Charles de Montesquieu, giungendo fino a Gaetano Filangieri che prescrisse l'istruzione obbligatoria e gratuita. 
L'istruzione popolare era considerata fondamentale anche da economisti e ministri 
(Adam Smith, Kaunitz). 

TRA MONTESQUIEU, ROUSSEAU ED HELVÉTIUS 
- Montesquieu = individuò chiaramente il legame tra il modello educativo di uno stato e il tipo di governo che lo regge. 
- Helvétius e Rousseau = secondo loro le idee di patria e cittadino non potevano esistere all'interno di stati governati da un solo uomo. Sostenevano ideali repubblicani, promuovevano l'istruzione come mezzo di uguaglianza per i cittadini. 

L'EDUCAZIONE COME DIRITTO: IL PROGETTO FILANGIERI 
VITA E OPERE 
Filangieri nasce e si forma a Napoli nel 1752, a Palermo entra nella Massoneria. Si ritira a La Cava per realizzare l'opera "Scienza della legislazione" che influenza la cultura e la politica mondiale.
Era un'opera di 4 volumi, il 5 rimase incompiuto perché morì, tra il 1780 e 1783. Il quarto è dedicato interamente alle "Leggi che riguardano l'educazione, i costumi e l'istruzione pubblica". Lui credeva che l'unico modo per fondare u sistema scolastico efficiente fosse un CODICE ORGANICO DI LEGGI

UN PROGETTO POLITICO-PEDAGOGICO A LARGO SPETTRO 
Filangieri considerava l'istruzione una questione politica ed etica, perciò la conoscenza della pedagogia era fondamentale per raggiungere la felicità. Il suo modello educativo era dunque un progetto di forma UNITARIA basato su un'educazione pubblica, dei costumi, e istruzione pubblica. 

IL PIANO DI RIFORME
L'educazione pubblica forniva un'educazione culturale e manuale. Era un percorso di 13 anni OBBLIGATORIO. In seguito Filangieri prevedeva l'educazione dei costumi fornita dalle leggi, e infine l'istruzione pubblica, con università e accademie. 

IMMANUEL KANT
VITA E OPERE

Nacque nel 1724 a Königsberg, e venne molto influenzato dalle convinzioni religiose della famiglia MADRE MOVIMENTO PIETISTA. Studiò all’Università della sua città e divenne professore.

MARTIN KNUTZEN = influenzò Kant, introducendolo allo studio di Newton e Wolff. 

Opere: tra il 1781 e il 1790 pubblicó la Critica della ragion pratica, Critica della ragion pura e Critica del giudizio, e nel 1803 pubblicò Sulla pedagogia.


I PRESUPPOSTI FILOSOFICI

Nell’opera Sulla pedagogia Kant sottolinea il valore dell’attività conoscitiva dell’individuo, per lui infatti il mondo era ordinato dall’attività originaria del soggetto, cioè il PENSIERO. Lui collocava l’attività cognitiva nell’esperienza = SENSISMO. Divideva l’esperienza in CONOSCENZA e ESPERIENZA MORALE. Per Kant il fine dell’educazione era la formazione morale.


IL TRATTATO SULLA PEDAGOGIA

Kant distingue Val educazione in:

- Fisica: l’ammaestramento.

- Pratico-morale: cultura. 

L’educazione morale formava la personalità e si distingue in tre momenti:

- Meccanica cultura scolastica (insegnamenti base).

- Cultura pragmatica (prudenza).

- Cultura morale (moralità). 

Kant non condivide l’impianto pedagogico di Rousseau, perché per lui l’educazione è una conquista della libertà morale e non il rispetto dei vincoli naturali come per Rousseau. Come Rousseau, però, anche Kant dedicò molto peso alle pratiche di puericultura. 


LO SCOPO DELL'EDUCAZIONE

Per Kant la ragione deve fare da guida al comportamento. Tutto deve portare alla CULTURA DELL’ANIMO, cioè unione della componente fisica e fisiologica. In seguito si passava all’educazione delle facoltà cognitive. Kant  distingueva poi la cultura in fisica e morale.


LA FORMAZIONE MORALE

Kant si concentrò sulla capacità di scegliere autonomamente tra il bene il male. Per far comprendere ciò i bambini bisognava dare importanza ai sentimenti del piacere e del dolore.


LE QUALITÁ FONDAMENTALI

Kant individua alcune qualità fondamentali che i giovani dovevano avere:

- Obbedienza.

- Sincerità.

- Socievolezza.

Inoltre Kant promuove un’istruzione adeguata all’età e interessi dei ragazzi.


LA FORZA DELL'EDUCAZIONE

Gli obiettivi dell’educazione pratica Kantiana sono disciplina, cultura, prudenza e moralità. Per Kant dunque l’educazione è un percorso di crescita e miglioramento che riguarda tutta l’umanità. 



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