ANTROPOLOGIA - PENSARE, COMUNICARE E CLASSIFICARE

 PENSARE, COMUNICARE E CLASSIFICARE


IL PENSIERO: CONCRETO E ASTRATTO
LO "STILE DI PENSIERO DELLE CULTURE
Le culture non sono universi chiusi, tuttavia hanno delle loro caratteristiche, in base al modo di comunicare e classificare la realtà.

GLI ELEMENTI COGNITIVI COMUNI A TUTTE LE CULTURE
Tutti gli esseri umani hanno le stesse abilità cognitive, intellettuali e sensoriali, eventuali differenze si manifestano all'interno di tutte le culture, e non tra le culture. 

MODI DIVERSI DI CONOSCERE E COMUNICARE 
Nei popoli primitivi non esistevano mezzi di misurazione superiore a poche unità, e non avevano un concetto astratto di tempo e spazio. Solo studiando a fondo questi popoli si capì che in realtà non è così, ma hanno modi diversi di intendere le cose.

GLI INUIT E LA NEVE 
INUITOrganizzazione sociale e tecnologica elementare. Nonostante ciò hanno 40 termini per indicare la neve, a seconda di determinate situazioni. Ciò è segno di uno studio dettagliato dell’ambiente nel quale vivono. 

DUE MODI DIVERSI DI OSSERVARE E DESCRIVERE IL MONDO

A questi popoli non mancavano dunque termini per indicare l’ambiente, ma erano diversi da quelli scientifici odierni basati, piuttosto che sull’esperienza, su con testi scientifici.


COMUNICAZIONE ORALE E SCRITTA 
LA SOCIETÁ A "ORALITÁ PRIMARIA"

La comunicazione avviene prevalentemente in forma orale, ma essa è molto influenzata dalla scrittura. Fino a poco tempo fa esistevano ancora le società a oralità primaria, cioè non conoscevano la SCRITTURAINCA (Perù). 


ELEMENTI DI ORALITÀ PRIMARIA OGGI 

Oggi non esistono società ad oralità primaria, conoscono la scrittura ma non la usano.


LE ORIGINI DELLA SCRITTURA 
Nel III millennio a.C. nacque la scrittura dai Sumeri, nacque però come un insieme di SEGNI, ognuno con un suo significato. In seguito venne conosciuta come SCRITTURA CUNEIFORME. La SCRITTURA ALFABETICA, dove ad ogni segno corrisponde un suono fu inventata dai FENICI.

IL CONDIZIONAMENTO DELLA SCRITTURA SUL PENSIERO

La scrittura condiziona la parola. Quando pensiamo ad una parola non la riconduciamo ad immagini di quel significato, ma la parola scritta.


CANTASTORIE E POETI 
I cantastorie e i Grigot raccontavano storie per via orale, senza supporti scritti. Ciò significa che per ricordare le storie dovevano usare tecniche mnemoniche.

LE TECNICHE MNEMONICHE 

I cantastorie usavano le RIPETIZIONI, dunque l’utilizzo di formule identiche molto frequenti. Nelle culture orali vige questa tecnica anche per i discorsi esplicativi e politici. Queste formule e vengono mantenute anche quando viene introdotta la scrittura. 


QUESTIONI DI INTELLIGENZA 
INTELLIGENZA E CAPACITÁ INTELLETTUALI UNIVERSALI

Tutti gli umani hanno capacità intellettuali analoghe, ma variano a seconda dei contesti sociali e culturali.le capacità universalmente distribuite sono:

- Astrazione

- Categorizzazione

- Induzione

- Deduzione

Queste capacità si attivano solo se sia in un contesto di modelli culturali condivisi e trasmessi. 


LE STRATEGIE FUNZIONALI 
Le capacità universali vengono adattate a diverse strategie funzionali che dipendono da fattori culturali e psicologici. Esse variano da soggetto a soggetto.

GLI STILI COGNITIVI

Gli stili cognitivi sono ciò che denotano il modo in cui i soggetti provenienti da ambiti culturali diversi si rapportano al mondo sul piano cognitivo.lo stile cognitivo può oscillare tra GLOBALE e ARTICOLATO

- GLOBALE = dalla totalità alla particolarità.

- ARTICOLATO = dai singoli elementi acquisiti con l’esperienza alla totalità.


CIASCUNO UTILIZZA UNA PLURALITÀ DI STILI COGNITIVI 
Gli uomini si comportano in modo globale o articolato a seconda delle situazioni.

PAROLA E MONDO
LA POTENZA DELLA PAROLA

Senza scrittura le parole non hanno un’esistenza duratura, sono eventi, vengono pronunciate e poi svaniscono.


IL POTERE DEI NOMI 

Malinowski: “ il linguaggio è un modo dell’azione più che del pensiero”. Lui intende che le parole sono così potenti che il dire diventa quasi un fare. In alcune culture quindi i nomi hanno un potere sulle cose e sugli esseri umani.


SCRITTURA, ORALITÁ E MEMORIA

IL RAPPORTO TRA SCRITTURA, ARGOMENTAZIONE, MODULI MNEMONICI

La diffusione della scrittura ha inciso molto sul modo di pensare degli esseri umani.

Prima della nascita della scrittura infatti le tecniche di conservazione della memoria erano ben diverse.

Esistono tecniche mnemoniche esterne alla parola (sassolini, bastoncini). Tuttavia questi metodi non sono efficaci quando bisogna ricordare sequenze argomentative. Per ricordare quest'ultime è necessario pensare per "moduli mnemonici".


LA SELEZIONE DELLA MEMORIA NELL'ORALITÀ

Dove non c'è scrittura ci si affida alla parola. Questo però implica l'effetto "omeostatico", cioè la persona incaricata di ricordare cancella ciò che per lui a livello personale non è importante. 

OMEOSTATICO = indica un processo attraverso cui un sistema tende a mantenersi in equilibrio attraverso dei meccanismi di autoregolazione.

Tutte le culture sono SELETTIVE, ma non ritengono inutile ciò che è meno importante.


SCRITTURA, MEMORIA, CONSERVAZIONE

Uomini impegnati in certi campi lavorativi non escludono dalla loro persona conoscenze riguardanti altri ambiti. Ma in una società dove non esistono mezzi di conservazione della memoria "inutile" ciò che riguarda il passato verrà dimenticato.


SCRITTURA E MODIFICAZIONE DEL PENSIERO

L'antropologo inglese Jack Goody ha sostenuto che quando la scrittura si diffuse rappresentò un "addomesticamento del pensiero". Ciò permise di riflettere su frasi e parole. La scrittura permette di sviluppare un pensiero più ampio, perché

permette di entrare in contatto con molteplici punti vista. La scrittura ci permette quindi di elaborare un linguaggio meno compresso.















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