SOCIOLOGIA - DAL 900 AI GIORNI NOSTRI

 

 DAL 900 AI GIORNI NOSTRI 


LA SOCIOLOGIA E LA SOCIETÀ INDUSTRIALE AVANZATA 

Anche in società ben ordinate c’erano aspetti conflittuali ancora presenti, nel:

  • carattere coercitivo di molte istituzioni sociali (polizia)

  • meccanismi più nascosti di manipolazione dell’esistenza personale (modelli culturali e disparità tra classi) 

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Nascono così le TEORIE DEL CONFLITTO = evidenziano i conflitti interni alla società (nessun ordine può rimuoverli) 



CHARLES WRIGHT MILLS = figura di spicco per le teorie del conflitto 

  • sostenne che negli USA fossero i POLITICI, MILITARI E INDUSTRIALI ad avere il POTERE = NO DEMOCRAZIA (o meglio fittizia) 

  • MILLS OSSERVÒ

  • all’inizio del 1900 = molti imprenditori indipendenti 

  • dagli anni 40 = molti impegnati meno imprenditori 

    
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Mills trova 2 cause a questo CAMBIAMENTO:

  • affermazione della grande impresa 

  • espansione dell’apparato statale 


uomini in una posizione INTERMEDIA, ma MANIPOLATO e ALIENATO 




LA SCULA DI FRANCOFORTE 


  • in Europa la corrente sociologica opposta al funzionalismo era = la TEORIA CRITICA, elaborata dalla scuola di Francoforte → I principali esponenti sono:

  • Theodor W. Adorno 

  • Max Horkheimer 

  • Herbert Marcuse 


La TEORIA CRITICA = voleva denunciare e cambiare le forme di dominio economico e politico 


SOCIOLOGIA = deve sviluppare conoscenze per migliorare la vita delle persone in una società 



LA SOCIETÀ DI MASSA 

  • nel corso del XX secolo, grazie al benessere e democrazia, nasce la SOCIETÀ DI MASSA = più strati sociali che possono accedere alle risorse economiche, politiche e culturali della nazione. 

MASSA = dominata dalla MINORANZA 

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unica libertà = libertà di consumo (per una maggiore produzione) 


QUINDI = libertà individuale = FINZIONE 



RALF DAHRENDORF E IL CONFLITTO DI CLASSE 

Secondo Ralf Dahrendorf = sostiene che dal XX secolo non si può parlare di CLASSE per intendere il conflitto di classe, ma di AUTORITÀ. C’è un SOVRAORDINATO e un SUBORDINATO (tra i quali nasce un CONFLITTO che non può essere superato in alcuna società) 

             

L’APPROCCIO FENOMENOLOGICO E LE SOCIOLOGIE “MICRO” 
DAL MACROSCOPICO AL MICROSCOPICO 

Dagli anni 60-70 = nuovo modo di studiare i fenomeni sociali.

→ PRIMA = studio di fenomeni macroscopici (società interna) 

→ DOPO = studio di fenomeni sociali microscopici (ambienti particolari).

Si passa quindi da TEORIE MACRO a quelle MICRO


IL SIGNIFICATO DELLE SITUAZIONI: ALFRED SCHÜTZ 

Alfred Schütz = introdusse l’atteggiamento fenomenologico. Lui ritiene che la “situazione biografica” sia unica e irripetibile per ognuno. Per questo i fenomeni sociali vanno interpretati attraverso i vissuti individuali. In una situazione ognuno interpreta qualcosa di diverso.





LE TIPIZZAZIONI 

Per “tipi” si intende identificare una situazione ad una esperienza già passata. Attraverso le tipizzazioni ci formiamo delle aspettative sul comportamento altrui.


L’INTERAZIONE TRA PERSONE: GEORGE HERBERT MEAD 

Mead ha idee simili alla sociologia fenomenologica, ritiene infatti che nella realtà non esistano significati oggettivi, ma dipendono dall’interpretazione dei fatti. Non si tratta però di un’interazione individuale, ma data dalle interazioni sociali.




L’INTERAZIONISMO SIMBOLICO 

Herbert Blumer ha dato il via all'Interazionismo simbolico (corrente sociologica) partendo dalle idee di Mead.




SIMBOLICO = l’interazione tra umani è simbolica, cioè fondata sulla COMUNICAZIONE LINGUISTICA = dalla quale si forma un senso comune della collettività.


L’AGIRE QUOTIDIANO: ERVING GOFFMAN 

Erwin Goffman propone la teoria sociologica che consiste nel vedere la vita sociale come un palcoscenico in cui gli individui si muovono come attori che interpretano la propria parte. Ciò mostra l’influenza di “come voler apparire agli altri”.


IL CASO DELLE ISTITUZIONI TOTALI 

Per Goffman le ISTITUZIONI TOTALI sono luoghi dove l’individuo risiede e lavora per un lungo periodo senza disporre di LIBERTÀ PERSONALE (caserme, carceri, ospedali). 

Goffman compie una RICERCA SUL CAMPO all’ospedale psichiatrico di Washington, e ci mostra come le istituzioni sociali possano a volte prevaricare sugli individui.




L’AGIRE QUOTIDIANO: HAROLD GARFINKEL 

Harold Garfinkel studia i modi in cui avvengono le conversazioni quotidiane. Fonda l’ETNOMETODOLOGIA (deriva dalla fenomenologia). 

In ogni interazione tra due persone è più il non detto del detto. In ogni conversazione infatti la quantità di sapere non è esplicita, ma viene data dai PRESUPPOSTI TACITI (esempio dei generi, sono 2).


IL RITORNO DELLA SOCIOLOGIA IN EUROPA

LA SOCIOLOGIA E LA SOCIETÀ PREINDUSTRIALE

Ad oggi abbiamo molte teorie sociali contemporanee, quindi è difficile selezionare quelle più rilevanti. L'INTERESSE di queste TEORIE è GLOBALE (sociologie macro). IL PENSIERO SOCIOLOGICO CONTEMPORANEO comprende infatti gli aspetti caratteristici delle società attuali:

- deindustrializzazione

- rimescolamento di popolazioni e culture (grazie ad internet e meno dogane)

Questo cambiamento ha prodotto una CRISI = trasformazione verso una società più articolata e complessa.


ALAIN TOURAINE

Secondo lui ciò che caratterizza la società postindustriale è il NUOVO MODO DI PRODURRE basato sulla tecnologia. Essa produce INFORMAZIONE = trasmissione di una informazione ≠ COMUNICAZIONE = implica una relazione. La SOCIETÀ POSTINDUSTRIALE = non si pensa alla produzione di massa ma a SODDISFARE IL CLIENTE.


JURGEN HABERMAS

Lui è l'erede delle teorie della scuola di Francoforte. Lui osservò che nella società odierna ci sono molti gruppi di provenienza etnica diversa. Il punto d'arrivo è raggiungere una condivisione = grande sforzo collettivo. Habermas propone la sua teoria dell'AGIRE COMUNICATIVO. DIALOGO = base per risolvere questioni di interesse collettivo, bisogno tipico dell'uomo.

- UOMO = usa il linguaggio per interagire

- ANIMALE = non ha l'intenzionalità comunicativa


L'AGIRE COMUNICATIVO

è quando due o più individui si pongono l'uno di fronte all'altro e si ascoltano a vicenda, intervenendo con obiezioni fondate. Chi parla esercita la pretesa che le proprie affermazioni siano valide. Questa pretesa si realizza nel campo del LIVELLO OGGETTUALE = identificazione delle cose.

- livello soggettivo dell'agire comunicativo = esercitare una pretesa di validità anche quando è in gioco la loro credibilità.

- livello intersoggettivo dell'agire comunicativo = ricerca di un consenso intorno a norme.

- intesa razionale con gli altri = ricerca di un comune accordo tra opinioni opposte.


NIKLAS LUHMANN

Lui dà importanza al SISTEMA = realtà costituita da più elementi che formano un tutto organico. Si tratta di un concetto applicabile ad ogni contesto. AMBIENTE = è la parte che sta attorno. Cosa è sistema e cosa ambiente dipende dal punto di vista da cui osserviamo i problemi. Essi sono costretti ad uno scambio e adattamento reciproco, e quando non avviene si cade nell'autoreferenza del sistema, cioè chiudersi in se stesso. Un sistema che funziona ha invece la caratteristica dell'AUTOPOIESI = capacità di sostenersi e riprodursi.


PIERRE BOURDIEU

Lui studia i meccanismi che costringono gli individui ad agire in un modo o nell'altro.


L'HABITUS

Bourdieu chiama habitus la capacità di intendere istintivamente le regole vigenti in un contesto e sapersi adattare. Dipende dal gruppo sociale e dal ceto. L'habitus influisce enormemente sui nostri comportamenti, condiziona la nostra vita.





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