PEDAGOGIA - LE SCUOLE PER IL POPOLO

 LE SCUOLE PER IL POPOLO


"SENTIMENTI DELL'INFANZIA" E DISCIPLINAMENTO SOCIALE 
LA NASCITA DELSENTIMENTO DELL'INFANZIA 
Il "sentimento dell'infanzia" si tratta di una considerazione del bambino come soggetto dotato di significato proprio, quindi rilevante per la cultura e per la collettività. Parliamo di una certa sensibilità e attenzione verso l'infanzia, quindi di un vero cambiamento nei legami familiari. 

REGOLE PRECISE E ISTITUZIONI APPROPRIATE 
Con il "sentimento dell'infanzia" si aumenta l'attenzione in campo educativo, in particolare della sua efficacia. Vengono così stilate regole ben precise e regolari, e create apposite istituzioni. Era importante saper disciplinare il corpo, il linguaggio, i rapporti sociali, e gli apprendimenti scolastici. 

IL DISCIPLINAMENTO DELL'INFANZIA
Per creare una società più compatta e ubbidiente alla chiesa e allo stato, diversi filosofi, politici, ed ecclesiastici si impegnarono a ridefinire le competenze dei bambini. Il bambino diventa infatti centrale per la società e lo stato. 
La sensibilità verso l'infanzia e l'esigenza di un'educazione istantanea provoca una duplice conseguenza sul piano pedagogico:
- vita infantile scandita da regole e ubbidienza (no libertà)
- avvio di iniziative concrete e concezione dell' infanzia come un'età da amare e valorizzare.



L'EDUCAZIONE TRA FAMIGLIA E SCUOLA
Tra il 17-18 secolo, la famiglia divenne il soggetto educativo per eccellenza. Chiaramente l'educazione ricevuta dipendeva dal tipo di famiglia (aristocratica, borghese, contadina) e dalle loro possibilità. 

LA NASCITA DELLE "PICCOLE SCUOLE"
Anche la scuola acquisì uno spazio sociale sempre più rilevante. Per ogni tipo di famiglia vi era un diverso percorso scolastico (più ampio per gli aristocratici e meno ampio per  poveri). Per chi non aveva possibilità economiche vennero istituite le prime SCUOLE ELEMENTARI. 

MAESTRI E SECOLARI
Con la diffusione delle scuole elementari, anche gli adulti analfabeti sentirono il bisogno di imparare. Così, dato che le suddivisioni in classi non erano per età ma per competenze, adulti e bambini capitavano spesso insieme. La frequenza era flessibile, seguiva il calendario agricolo. L'apprendimento era scandito in fasi prefissate rigidamente, prima si imparava a leggere, poi a scrivere, e infine a conteggiare. 

JEAN - BAPTISTE DE LA SALLE E LA CONDUITE DES ECOLES CHRETIENNES 
LA VITA 
Jean - Baptiste de La Salle fu il primo ad organizzare, in ambito cattolico, una scuola popolare efficiente e duratura. Il suo scopo, a Reims (luogo a nord della Francia), era di promuovere l'istruzione popolare. Nel 1686 con altri 12 compagni costituì il nucleo iniziale della congregazione religiosa dei FRATELLI DELLE SCUOLE CRISTIANE, poi a metà del 17 esimo secolo lui compilò la "guida per il formatore di giovani maestri" e stese la prima redazione del "regolamento delle scuole cristiane". Morì a Rouen nel 1719.

IL REGOLAMENTO DELLE SCUOLE CRISTIANE
Nella pedagogia di La Salle si distinguono 2 aspetti:
- la motivazione religiosa 
- la competenza didattica
Le "piccole scuole" di La Salle si basavano su un'intensa spiritualità, una puntigliosa organizzazione scolastica, gradualità negli apprendimenti, un'educazione morale e un'accurata formazione dei maestri. Tutti questi punti vennero presentati nel documento di notevole importanza "il regolamento delle scuole cristiane"
- preghiere organizzate secondo orari
- insegnamento simultaneo rivolto a tutta la classe
- regola del silenzio fondamentale
- insegnamenti pratici e modelli di buon comportamento 
- principi morali e religiosi

LA GRADUALITA DELL'INSEGNAMENTO
Gli insegnamenti erano in volgare, e vi erano due livelli di insegnamento: 
- 1° = insegnava a leggere, scrivere e far di conto, e per ogni abilità c'erano dei gradi
- 2° = il modello educativo di La Salle prevedeva regole di disciplinamento sociale e si preoccupava molto della formazione dei maestri.




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