SVILUPPOE PSICOANALISI: OLTRE FREUD (JUNG)
SISTEMATIZZAZIONE E DIFFUSIONE DELLA TEORIA FREUDIANA = Freud e altri medici cominciarono ad applicare la teoria psicoanalitica, dal 1902 si trovano a casa di Freud e discutono dei problemi.
→ Obiettivo di Freud = costruire una TEORIA COERENTE CONDIVISA
→ La teoria freudiana = comincia a diffondersi in Europa e negli Stati Uniti
→ 1908 = primo congresso di psicoanalisi
→ Nascita delle società psicoanalitiche
→ 1910 = prende avvio la società psicoanalitica internazionale
SODALIZI E “TRADIMENTI”
Freud conosce CARL GUSTAV JUNG (medico svizzero). Nel 1906 cominciano a scambiarsi lettere, poi si incontreranno e monteranno i rapporti fino al 1913. Nel GRUPPO PSICOANALITICO cominciarono però i primi CONTRASTI = si staccano dal gruppo Adler, Jung, Rank, Reich. Vede ciò come TRADIMENTI.
→ Nel 1938 Freud va a Londra (per sfuggire ai nazisti) e ci muore l’anno dopo.
ALFRED ADLER: IL PRIMO “ERETICO”
SENSO DI INADEGUATEZZA E VOLONTÀ DI AFFERMAZIONECARATTERI DELLA NEVROSI E TERAPIA
Per Adler la nevrosi era data da un senso di inferiorità dato dal contesto sociale familiare. Nel nevrotico prevale la dimensione individuale su quella collettiva. Sviluppa AGGRESSIVITÀ. Adler si è impegnato a partecipare a servizi educativi per nevrotici. Pensiero di Adler = dottrina AUTONOMA.
CARL GUSTAV JUNG
UNA VISIONE FINALISTICA
Sono profonde le differenze tra Freud e Jung. Freud ha una visione positivistica,
Jung tradizionalistica romantica tedesca. Lui non si concentra sui contenuti rimossi,
ma sul percorso per la REALIZZAZIONE DEL SE. Vede questo percorso come un intersecarsi tra individualità e collettività.
Le sue teorie hanno avuto un grande influsso dalle religioni (famiglia molto
religiosa) e filosofie orientali.
LA LIBIDO E L’ATTIVITÀ SIMBOLICA
Mentre per Freud la libido è riconducibile alla sola energia sessuale, per
Jung si trattadi un’energia generale. L'ATTIVITA SIMBOLICA = è ciò che permette di superare il contrasto tra le esigenze pulsionali
e la distanza da esse.
L’INCONSCIO COLLETTIVO E GLI ARCHETIPI
Jung riconosce un inconscio individuale e uno collettivo.
INDIVIDUALE = deposito dei contenuti rimossi
COLLETTIVO = contiene le tracce del deposito umano e del passato. Qui ci sono gli ARCHETIPI, cioè immagini primordiali universali. Essi acquistano contenuto nelle esperienze che facciamo nella vita quotidiana.
ANIMA, ANIMUS, PERSONA, OMBRA
Alcuni archetipi sono i seguenti:
ANIMA = immagine della donna; componenti femminili nella personalità maschile (sensibilità)
ANIMUS = è la parte maschile nella personalità femminile (forza)
PERSONA (maschera) = costituisce l’immagine pubblica dell’individuo, il ruolo che giochiamo nella società
OMBRA = rappresenta le tendenze istintive
ESTROVERSIONE, INTROVERSIONE, E FUNZIONI PSICOLOGICHE
Jung individua due tipi di atteggiamenti nei confronti del mondo:
ESTROVERSO = concentra la libido verso il mondo e le attività esterne
INTROVERSO = è concentrato sul proprio mondo interiore
Non esistono questi atteggiamenti in modo assoluto, e a questa
distinzione si accompagna la distinzione di 4 funzioni psicologiche:
PENSIERO (funzione razionale con la quale comprendiamo la realtà)
SENTIMENTO (funzione razionale che ci fa capire quando ci piace o non ci piace qualcosa/qualcuno)
SENSAZIONE (funzione irrazionale che corrisponde alla percezione sensoriale)
INTUIZIONE (funzione irrazionale che ci indica la provenienza e fine di una cosa)
CONFLITTO E INDIVIDUAZIONE
La vita psichica è conflittuale e questo conflitto può essere sanato grazie ad un’
armonia. Lo scopo finale è quello di realizzare il sé. Il sé è il nucleo centrale della
psiche. L’individuazione è il processo che porta a realizzare il sé.
C’è l’obiettivo pratico (fare figli) e quello culturale (la propria realizzazione
spirituale) nella famiglia o lavoro.
LA NEVROSI E LA TERAPIA
Quando il soggetto non riesce ad adattarsi alla realtà o soddisfare le sue esigenze
può riscontrare la NEVROSI = conflitto con l’ambiente circostante, un mancato controllo sui complessi
(insieme si sentimenti, ricordi e pensieri).
La terapia mira alla ripresa del processo di sviluppo che porta alla realizzazione
del sé. L’analista è più partecipe e meno distaccato, porta alla coscienza archetipi
inconsci, usando principalmente l’interpretazione dei sogni.
L’INTERPRETAZIONE DEI SOGNI
Jung riconosce nel sogno l’espressione dell’inconscio sotto forma di immagine
simbolica. Secondo lui il sogno è caotico perché esprime le caratteristiche dell’
inconscio. Non propone dunque la distinzione tra contenuto latente e manifesto.
Il sogno inoltre aiuterebbe il soggetto a ristabilire un equilibrio
(ci può fornire una prognosi, indicazioni terapeutiche, telepatiche e premonizioni).



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